10/10/24 - Multiproprietà, si cambia: la UEFA chiederà ai club di essere in regola in anticipo
Multiproprietà e coppe europee, si cambia. La UEFA ha varato una nuova stretta per i casi di club controllati dal medesimo proprietario e che si trovano a disputare la stessa competizione a livello internazionale. Il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato una modifica all’Articolo 5.01 del regolamento delle competizioni per club, che entrerà in vigore nella stagione 2025/26.
Nel dettaglio, questa modifica riguarda la data di valutazione per i criteri legati alla multiproprietà, ossia la scadenza entro la quale i club che fanno parte di modelli di questo tipo dovranno conformarsi alle regole previste dalla Federcalcio europea. La nuova data di valutazione sarà inclusa nel regolamento delle competizioni UEFA per club 2025/26, che sarà sottoposto ad approvazione completa in un secondo momento.
Secondo la UEFA è di fondamentale importanza che l’integrità sportiva delle competizioni per club sia protetta e che la loro integrità percepita sia indiscutibile. A tal fine, l’Articolo 5 del regolamento delle competizioni per club contiene disposizioni specifiche che impediscono a un azionista di controllare o esercitare un’influenza decisiva nelle decisioni di più di un club partecipante alla medesima competizione per club UEFA.
Per la stagione 2024/25, la data di valutazione era fissata al 3 giugno 2024 per le competizioni maschili (uno dei casi di questa stagione ha riguardato il Manchester City e il Girona) e al 1° luglio 2024 per le competizioni femminili. La modifica approvata dal Comitato Esecutivo UEFA anticipa la data di valutazione al 1° marzo per tutte le competizioni per club.
Questo cambiamento è stato ritenuto necessario considerando la complessità dei casi indagati dal Club Financial Control Body (CFCB), incaricato di trattare le questioni relative alla multiproprietà. La nuova data di valutazione mira a fornire tempo sufficiente per completare il processo decisionale e garantire il corretto svolgimento delle competizioni per club UEFA.
Multiproprietà nuova regola – Come cambia la norma
La modifica è stata approvata e comunicata in anticipo per consentire ai club di prepararsi e assicurare la loro conformità ai criteri stabiliti nell’Articolo 5.01 entro la nuova scadenza per la stagione 2025/26. L’Articolo 5.01 del regolamento 2025/26 della UEFA Champions League, della UEFA Europa League, della UEFA Conference League e della UEFA Women’s Champions League sarà ora formulato come segue (in grassetto le modifiche):
5.01 Per garantire l’integrità delle competizioni per club UEFA, il club deve dimostrare che, alla data del 1° marzo precedente alla stagione della competizione, i seguenti criteri di multiproprietà sono stati rispettati e il club deve continuare a conformarsi ai seguenti criteri da tale data fino alla fine della stagione della competizione:
Nessun club partecipante a una competizione per club UEFA può, direttamente o indirettamente:
possedere o trattare titoli o azioni di un altro club partecipante a una competizione per club UEFA;
essere membro di un altro club partecipante a una competizione per club UEFA;
essere coinvolto in qualsiasi modo nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di un altro club partecipante a una competizione per club UEFA; o
avere alcun potere nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di un altro club partecipante a una competizione per club UEFA.
Nessuno può essere contemporaneamente coinvolto, direttamente o indirettamente, in alcun modo nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di più di un club partecipante a una competizione per club UEFA.
Nessuna persona fisica o giuridica può avere il controllo o l’influenza su più di un club partecipante a una competizione per club UEFA, tale controllo o influenza essendo definito in questo contesto come:
possedere la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti;
avere il diritto di nominare o rimuovere la maggioranza dei membri dell’organo amministrativo, gestionale o di sorveglianza del club;
essere un azionista e controllare da solo la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti in base a un accordo stipulato con altri azionisti del club; o
poter esercitare con qualsiasi mezzo un’influenza decisiva nelle decisioni del club.
Multiproprietà nuova regola – Il caso del Milan
In tempi recenti anche il Milan è rimasto coinvolto in verifiche sul rispetto dei criteri della multiproprietà. E’ accaduto in vista della stagione 2023/24, quando il club rossonero – controllato da RedBird – si è qualificato per la Champions League e contestualmente un’altra società guidata dal fondo USA, il Tolosa, ha ottenuto la qualificazione all’Europa League.
Dal momento in cui, nel 2023/24, le competizioni per club UEFA si disputavano ancora con il vecchio format, la norma si estendeva a tutti i club controllati dal medesimo azionista che disputavano coppe europee con un potenziale incrocio tra loro (Champions League ed Europa League o Europa League e Conference League). L’eliminazione degli incroci tra coppe limita ora questa necessità alle squadre che disputano esattamente lo stesso torneo.
Calcio&finanza