u' baar ha scritto:No @JEP! Il discorso è un altro. Perché mai io calciatore che gioco (esempio mezz'ala) mi devo adattare come centrale? Magari lo faccio ugualmente ma non con la stessa intensità che posso mettere quando gioco da mezz'ala. In sintesi, perché devo accettare un ruolo che non è mio?JEP ha scritto:Scusate evidentemente non sono riuscito ad esprimere il mio pensiero. Contesto l'atteggiamento da prime donne che hanno questi calciatori. Spesso viziati, i quali invece di rispondere con i fatti, quindi con prestazioni degne di nota, sono pronti a non riconoscere il ruolo che spetta all'allenatore e/o ai dirigenti più in generale.
Sta all'allenatore individuare le giuste motivazioni da trasferire all'atleta. Ci sono stati dei calciatori in passato che nel cambio di ruolo hanno trovato la loro identità accelerando la loro crescita professionale. Caso contrario l'atleta se non accetta le decisioni si sta bravo bravo al suo posto sino alla prossima sessione di mercato.
Ripeto, per come la vedo io, è solo una questione di educazione, e credo che questa manchi a molti non solo nel mondo del calcio ma nella società in generale; esiste ancora una parola che si chiama "RISPETTO" alla quale non siamo più abituati e spesso e volentieri ai più sfugge.
Ciò non toglie il fatto che, nella fattispecie, le nostre attenzioni conducono sempre alla stessa persona (Nicola) che sta facendo di tutto per aumentare, in maniera esponenziale, le difficoltà di un percorso che ci deve vedere protagonisti per il salto in serie A.