Bari, troppa disattenzione nei secondi tempi. C'è un problema ricambi?
Il Bari pareggia col Catanzaro, per la terza volta di fila, e butta al vento un'altra vittoria che sembrava ormai cosa fatta. Certo, nel finale i galletti hanno rischiato anche di perderla, ma se il punteggio, al minuto numero 70, fosse stato di 3-0 nessuno avrebbe avuto nulla da recriminare.
Ed ecco che torna attuale un problema avvertito anche nelle scorse uscite: il Bari gioca bene fino al 65'-70', poi quando la stanchezza prevale e la girandola dei cambi inizia il Bari, inspiegabilmente, abbassa la sua concentrazione e concede troppo. C'è dunque un problema ricambi? È prematuro rispondere a questo, ma è un dato di fatto che i biancorossi nei secondi tempi, concedano troppo. Basti pensare alla trasferta di Modena o alle ultime tre uscite. Quattro partite in cui il Bari, nel secondo tempo, ha perso punti. E punti che, alla resa dei conti, peseranno.
Il problema riserve lo si è notato anche in un particolare, stavolta dall'inizio e non nel secondo tempo. Fuori Oliveri per un problema fisico e dentro Favasuli. L'ex Catanzaro, sino ad ora, era stato una spina nel fianco per le difese avversarie. Venuto a mancare lui il Bari ha perso la spinta sulla fascia destra. Favasuli non è stato all'altezza del suo collega, difendendo male ed essendo piuttosto evanescente in avanti, nascondendosi nelle fila avversarie. Per quanto riguarda le sostituzioni stesso Manzari, al ritorno in campo dopo quattro match, ha combinato più pasticci che pericoli. Novakovich, ancora una volta, è stato un ectoplasma, mentre Favilli è apparso lontano dalla condizione migliore. Coli Saco, non subentrato ieri, aveva causato danni con Cosenza e Cremonese. Possibile che, a centrocampo, tolto Lella, il Bari perda tutta la sua verve e fisicità?
D'altronde se Longo ha scelto una strada, dalla partita col Mantova in poi, un motivo ci sarà. I titolari sono quelli e tranne una o due variazioni si rimane sempre su quel fil rouge. Il problema è che in un campionato lungo e vasto come la B c'è, inevitabilmente, bisogno di riserve e di riserve all'altezza. Sino ad ora, in questo, il Bari ha mostrato varie criticità. E in questo l'allenatore può farci poco. In attesa del ritorno di Lella e Oliveri, si spera già alla prossima giornata, le attuali riserve devono interrogarsi e devono darsi una svegliata al più presto. Il Bari ha perso già tanti punti e rischia di perderne tanti altri ancora. E le altre, intanto, vincono e si proiettano in zone ben più nobili di classifica rispetto ai galletti.
Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 19 ottobre 2024 alle 20:30
Autore: Armando Ruggiero
Il Bari pareggia col Catanzaro, per la terza volta di fila, e butta al vento un'altra vittoria che sembrava ormai cosa fatta. Certo, nel finale i galletti hanno rischiato anche di perderla, ma se il punteggio, al minuto numero 70, fosse stato di 3-0 nessuno avrebbe avuto nulla da recriminare.
Ed ecco che torna attuale un problema avvertito anche nelle scorse uscite: il Bari gioca bene fino al 65'-70', poi quando la stanchezza prevale e la girandola dei cambi inizia il Bari, inspiegabilmente, abbassa la sua concentrazione e concede troppo. C'è dunque un problema ricambi? È prematuro rispondere a questo, ma è un dato di fatto che i biancorossi nei secondi tempi, concedano troppo. Basti pensare alla trasferta di Modena o alle ultime tre uscite. Quattro partite in cui il Bari, nel secondo tempo, ha perso punti. E punti che, alla resa dei conti, peseranno.
Il problema riserve lo si è notato anche in un particolare, stavolta dall'inizio e non nel secondo tempo. Fuori Oliveri per un problema fisico e dentro Favasuli. L'ex Catanzaro, sino ad ora, era stato una spina nel fianco per le difese avversarie. Venuto a mancare lui il Bari ha perso la spinta sulla fascia destra. Favasuli non è stato all'altezza del suo collega, difendendo male ed essendo piuttosto evanescente in avanti, nascondendosi nelle fila avversarie. Per quanto riguarda le sostituzioni stesso Manzari, al ritorno in campo dopo quattro match, ha combinato più pasticci che pericoli. Novakovich, ancora una volta, è stato un ectoplasma, mentre Favilli è apparso lontano dalla condizione migliore. Coli Saco, non subentrato ieri, aveva causato danni con Cosenza e Cremonese. Possibile che, a centrocampo, tolto Lella, il Bari perda tutta la sua verve e fisicità?
D'altronde se Longo ha scelto una strada, dalla partita col Mantova in poi, un motivo ci sarà. I titolari sono quelli e tranne una o due variazioni si rimane sempre su quel fil rouge. Il problema è che in un campionato lungo e vasto come la B c'è, inevitabilmente, bisogno di riserve e di riserve all'altezza. Sino ad ora, in questo, il Bari ha mostrato varie criticità. E in questo l'allenatore può farci poco. In attesa del ritorno di Lella e Oliveri, si spera già alla prossima giornata, le attuali riserve devono interrogarsi e devono darsi una svegliata al più presto. Il Bari ha perso già tanti punti e rischia di perderne tanti altri ancora. E le altre, intanto, vincono e si proiettano in zone ben più nobili di classifica rispetto ai galletti.
Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 19 ottobre 2024 alle 20:30
Autore: Armando Ruggiero