Marino esonerato. Tre cose che hanno funzionato nella sua gestione
È il giorno dell’ufficialità di Beppe Iachini come nuovo allenatore del Bari. Il tecnico ascolano subentra a Pasquale Marino, dopo appena 14 partite di gestione. Tante cose in questi quattro mesi non hanno funzionato – altrimenti non si sarebbe arrivati all’esonero – tuttavia, ci sono alcuni risultati che il tecnico di Marsala ha portato a casa.
IL NUOVO RUOLO DI BENALI - Impossibile nascondere come la gestione di Marino non sia partita sotto la luce della buona stella. Alla sua prima partita il giocatore che era stato designato a prendere le redini del gioco e della sua proposta calcistica, Raffaele Maiello, è venuto meno per un grave infortunio. Dopo alcuni esperimenti con Maita e Acampora, Marino è stato bravo a inventarsi Ahmad Benali come vertice basso del suo centrocampo a tre. Un’intuizione che, in piccolo, ricorda quelle avute da Luciano Spalletti e Simone Inzaghi con Marcelo Brozovic e Hakan Calhanoglu. Una scelta tattica e tecnica che ha dato un po’ di ossigeno al Bari e che ha portato al centro del mondo biancorosso quello che fino a quel momento era stato un oggetto misterioso.
L'INVESTITURA SU MATINO - Uno dei limiti nella costruzione della rosa del Bari questa estate era stato certamente il mancato investimento nel reparto dei centrali difensivi. Ciro Polito non aveva provveduto a fornire a Mignani prima e Marino poi delle solide alternative a Di Cesare. Zan Zuzek non ha mai convinto fino in fondo: ecco, allora, che va reso merito a Marino di aver dato fiducia Emmanuele Matino, una delle poche note liete delle ultime settimane del Bari.
IL RENDIMENTO DI SIBILLI - Da citare, infine, il rendimento di Giuseppe Sibilli. L’attaccante napoletano ha trovato un ottimo feeling con il suo allenatore nei mesi di convivenza a Bari. Nelle 9 partite sotto la gestione Mignani, Sibilli aveva raccolto appena un gol (contro la Cremonese). Con Marino il dato si moltiplicato: 6 gol in 13 presenze. Meriti naturalmente al giocatore, ma meriti anche all’allenatore che è stato capace di costruirgli un ruolo che ne ha esaltato le caratteristiche.
Sezione: News / Data: Mar 06 febbraio 2024 alle 23:00
Autore: Antonio Testini
https://www.tuttobari.com
È il giorno dell’ufficialità di Beppe Iachini come nuovo allenatore del Bari. Il tecnico ascolano subentra a Pasquale Marino, dopo appena 14 partite di gestione. Tante cose in questi quattro mesi non hanno funzionato – altrimenti non si sarebbe arrivati all’esonero – tuttavia, ci sono alcuni risultati che il tecnico di Marsala ha portato a casa.
IL NUOVO RUOLO DI BENALI - Impossibile nascondere come la gestione di Marino non sia partita sotto la luce della buona stella. Alla sua prima partita il giocatore che era stato designato a prendere le redini del gioco e della sua proposta calcistica, Raffaele Maiello, è venuto meno per un grave infortunio. Dopo alcuni esperimenti con Maita e Acampora, Marino è stato bravo a inventarsi Ahmad Benali come vertice basso del suo centrocampo a tre. Un’intuizione che, in piccolo, ricorda quelle avute da Luciano Spalletti e Simone Inzaghi con Marcelo Brozovic e Hakan Calhanoglu. Una scelta tattica e tecnica che ha dato un po’ di ossigeno al Bari e che ha portato al centro del mondo biancorosso quello che fino a quel momento era stato un oggetto misterioso.
L'INVESTITURA SU MATINO - Uno dei limiti nella costruzione della rosa del Bari questa estate era stato certamente il mancato investimento nel reparto dei centrali difensivi. Ciro Polito non aveva provveduto a fornire a Mignani prima e Marino poi delle solide alternative a Di Cesare. Zan Zuzek non ha mai convinto fino in fondo: ecco, allora, che va reso merito a Marino di aver dato fiducia Emmanuele Matino, una delle poche note liete delle ultime settimane del Bari.
IL RENDIMENTO DI SIBILLI - Da citare, infine, il rendimento di Giuseppe Sibilli. L’attaccante napoletano ha trovato un ottimo feeling con il suo allenatore nei mesi di convivenza a Bari. Nelle 9 partite sotto la gestione Mignani, Sibilli aveva raccolto appena un gol (contro la Cremonese). Con Marino il dato si moltiplicato: 6 gol in 13 presenze. Meriti naturalmente al giocatore, ma meriti anche all’allenatore che è stato capace di costruirgli un ruolo che ne ha esaltato le caratteristiche.
Sezione: News / Data: Mar 06 febbraio 2024 alle 23:00
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