L'inspiegabile ingenuità commessa da Simone Simeri nel finale della gara pareggiata dal Bari sul campo della Palmese spalanca le porte ad un vero e proprio ballottaggio in vista del prossimo decisivo impegno casalingo contro il Gela: Demiro Pozzebon da una parte, Pasquale Iadaresta dall'altra. In mezzo i dubbi di Giovanni Cornacchini, che, rimasto orfano del prezioso apporto del fin qui sempre presente attaccante campano (18 gettoni da titolare, 10 da subentrato), si ritrova a dover compiere una scelta del tutto inedita per la stagione biancorossa. In ballo ci sono due alternative tatticamente piuttosto simili tra loro, destinate ad imporre alla squadra pugliese una tipologia di partita meno votata allo spettacolo e più basata sulla fisicità e sui centimetri.
POZZEBON - Passato recente alla mano, pare inevitabile considerare come strafavorito l'ex attaccante del Messina. Giunto in Puglia -tra i primi in assoluto- nel corso della scorsa estate, Pozzebon ha fin qui raccolto poche gioie e tanti bocconi amari nella sua esperienza in riva all'Adriatico. Tre centri in 744 minuti, figli di 22 partite complessivamente disputate in campionato, e un'astinenza dalla rete che ha ormai superato un girone intero: l'ultima gioia, in tal senso, risale allo scorso 4 novembre, quando fu proprio lui in mischia a sbloccare il match contro l'Acireale (prima di essere espulso nella seconda frazione). Da allora in avanti, un buio alquanto fitto interrotto da qualche isolato sprazzo di luce, che non ha, però, impedito a Cornacchini di puntare su di lui con una certa costanza. Basti pensare, a tal proposito, alle ultime sei giornate, quelle successive alla disfatta di Torre del Greco, che hanno quasi sempre visto in campo dal primo minuto il trentenne romano, rimasto fuori dagli undici di partenza solamente nella sfida esterna contro il Città di Messina.
Fonte: Corriere dello Sport - Antonio Bellacicco
di Davide Abrescia
fonte tuttocalciopuglia.com
POZZEBON - Passato recente alla mano, pare inevitabile considerare come strafavorito l'ex attaccante del Messina. Giunto in Puglia -tra i primi in assoluto- nel corso della scorsa estate, Pozzebon ha fin qui raccolto poche gioie e tanti bocconi amari nella sua esperienza in riva all'Adriatico. Tre centri in 744 minuti, figli di 22 partite complessivamente disputate in campionato, e un'astinenza dalla rete che ha ormai superato un girone intero: l'ultima gioia, in tal senso, risale allo scorso 4 novembre, quando fu proprio lui in mischia a sbloccare il match contro l'Acireale (prima di essere espulso nella seconda frazione). Da allora in avanti, un buio alquanto fitto interrotto da qualche isolato sprazzo di luce, che non ha, però, impedito a Cornacchini di puntare su di lui con una certa costanza. Basti pensare, a tal proposito, alle ultime sei giornate, quelle successive alla disfatta di Torre del Greco, che hanno quasi sempre visto in campo dal primo minuto il trentenne romano, rimasto fuori dagli undici di partenza solamente nella sfida esterna contro il Città di Messina.
Fonte: Corriere dello Sport - Antonio Bellacicco
di Davide Abrescia
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