Il Bari ha battuto per 3-1 il Città di Messina. Una gara non del tutto scontata, in cui i galletti hanno dovuto far fronte all’assenza forzata, per squalifica, del fantasista Brienza. Cornacchini, come antidoto, ha pensato bene di rispolverare il tridente, lasciato in soffitta da quando il modulo di riferimento è diventato il 4-2-3-1. A Messina, l’attacco a tre punte ha fatto completamente dimenticare il mancato impiego di Brienza, grazie alla sua bellissima prova, ben al di sopra della sufficienza. I tre assi biancorossi, Floriano, Simeri e Neglia, hanno fatto brillare nuovamente l’attacco barese.
FLORIANO – L’ex Foggia è stato la punta di diamante del tridente biancorosso. Con il suo dodicesimo sigillo è riuscito a sbloccare e a mettere in discesa la gara. Il suo gol è molto simile a quello siglato in casa contro il Marsala, ma la rete è ugualmente bellissima: con Floriano che si accentra, supera il suo diretto marcatore e lascia partire un destro basso ed imparabile per il portiere messinese. In ogni pallone che ha toccato, Floriano ha dato sempre la sensazione di poter fare la differenza. I suoi inserimenti e dribbling hanno creato molte volte la superiorità numerica, ben sfruttata dai suoi compagni di reparto.
SIMERI – Nel reparto offensivo, Simeri è risultato l’uomo più “sfortunato”. Per lui, solita partita dispendiosa sul piano della ricerca degli spazi. Simeri ha attaccato con continuità la profondità, per cercare di allungare la non perfetta difesa avversaria, peraltro disposta con un diverso modulo. Simeri ha tentato più volte di trovare la gioia personale, ma i difensori avversari si sono superati, murando ogni tiro e lasciandolo a secco di marcature. La sua prova è risultata comunque molto efficace, grazie al suo assist e mezzo. L’autogol di Fragapane è stato propiziato proprio da un cross della punta napoletana mentre il suo bel lancio, a conclusione di una combinazione in velocità, ha mandato direttamente in porta Neglia.
NEGLIA – L’ex Siena, chiamato dal mister a sostituire il capitano Brienza, ha risposto veramente bene. La sua prestazione, come al solito, è risultata ampiamente sufficiente. Meno appariscente dei suoi colleghi di reparto, Neglia ha dato concretezza all’attacco, grazie alla sua corsa e velocità che più di qualche grattacapo ha creato nella difesa avversaria. Specialmente quando il risultato si è sbloccato, Neglia è andato a nozze in contropiede nelle praterie che si aprivano davanti ai suoi occhi. Prova ne è il gol del 3-0, in cui Neglia ha dapprima recuperato palla e poi, con un uno-due fulmineo, si è involato verso la porta avversaria, mandando il pallone in rete con una freddezza da serial killer. Neglia poteva addirittura centrare la doppietta, festeggiando così la doppia cifra, se sugli sviluppi di un calcio d’angolo non avesse centrato il palo.
di Gabriele Bisceglie
fonte tuttobari.com
FLORIANO – L’ex Foggia è stato la punta di diamante del tridente biancorosso. Con il suo dodicesimo sigillo è riuscito a sbloccare e a mettere in discesa la gara. Il suo gol è molto simile a quello siglato in casa contro il Marsala, ma la rete è ugualmente bellissima: con Floriano che si accentra, supera il suo diretto marcatore e lascia partire un destro basso ed imparabile per il portiere messinese. In ogni pallone che ha toccato, Floriano ha dato sempre la sensazione di poter fare la differenza. I suoi inserimenti e dribbling hanno creato molte volte la superiorità numerica, ben sfruttata dai suoi compagni di reparto.
SIMERI – Nel reparto offensivo, Simeri è risultato l’uomo più “sfortunato”. Per lui, solita partita dispendiosa sul piano della ricerca degli spazi. Simeri ha attaccato con continuità la profondità, per cercare di allungare la non perfetta difesa avversaria, peraltro disposta con un diverso modulo. Simeri ha tentato più volte di trovare la gioia personale, ma i difensori avversari si sono superati, murando ogni tiro e lasciandolo a secco di marcature. La sua prova è risultata comunque molto efficace, grazie al suo assist e mezzo. L’autogol di Fragapane è stato propiziato proprio da un cross della punta napoletana mentre il suo bel lancio, a conclusione di una combinazione in velocità, ha mandato direttamente in porta Neglia.
NEGLIA – L’ex Siena, chiamato dal mister a sostituire il capitano Brienza, ha risposto veramente bene. La sua prestazione, come al solito, è risultata ampiamente sufficiente. Meno appariscente dei suoi colleghi di reparto, Neglia ha dato concretezza all’attacco, grazie alla sua corsa e velocità che più di qualche grattacapo ha creato nella difesa avversaria. Specialmente quando il risultato si è sbloccato, Neglia è andato a nozze in contropiede nelle praterie che si aprivano davanti ai suoi occhi. Prova ne è il gol del 3-0, in cui Neglia ha dapprima recuperato palla e poi, con un uno-due fulmineo, si è involato verso la porta avversaria, mandando il pallone in rete con una freddezza da serial killer. Neglia poteva addirittura centrare la doppietta, festeggiando così la doppia cifra, se sugli sviluppi di un calcio d’angolo non avesse centrato il palo.
di Gabriele Bisceglie
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