Bolzoni: "Da Conte ho imparato tanto. A Mancini devo la Champions. Bari, nuova carriera. Cornacchini..."
Intervista a Francesco Bolzoni sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. L'esperto centrocampista si racconta: "Nella vita sono sempre riuscito a rialzarmi, nonostante qualche grosso guaio. Conte? Con lui ho giocato con continuità, ho vinto un campionato a Siena. Ho imparato tanto. Forse, mi ha agevolato giocare a centrocampo, in quello che era il suo ruolo. Correggeva anche i particolari. Ti chiede molto, ma riesce a tirarti fuori il massimo. Mancini? Gli devo l’esordio in Champions, contro il Psv Eindhoven, e poi il debutto in Coppa Italia sempre con l’Inter. A 18 anni ho vissuto cose più grandi di me. Mourinho? Preferiva i più esperti, pronti. Doveva vincere. Ma, sul piano gestionale, ci sapeva fare anche con i giovani. Mi rendeva partecipe. Non mi sono mai sentito accantonato".
A Bari c'è Cornacchini... "Siamo due tipi diretti, a volte fin troppo sinceri. Per questo andiamo d’accordo. Agli inizi il mister e il suo staff mi hanno fatto capire che stavo lavorando sotto ritmo, che potevo dare di più. Avevano ragione. Posso solo ringraziarli. La D? Se me lo avessero detto, non ci avrei mai creduto. Ma quando ho ricevuto l’opportunità del Bari, non ho avuto dubbi. Può sembrare retorica. Invece sono stato subito convinto che in biancorosso avrei potuto togliermi altre soddisfazioni. E Bari mi sta ripagando. E’ stato come ripartire verso una nuova carriera. Il punto di arrivo? La Serie B è l‘obiettivo più vicino e raggiungibile presto".
di Redazione TuttoBari
fonte tuttobari.com
Intervista a Francesco Bolzoni sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. L'esperto centrocampista si racconta: "Nella vita sono sempre riuscito a rialzarmi, nonostante qualche grosso guaio. Conte? Con lui ho giocato con continuità, ho vinto un campionato a Siena. Ho imparato tanto. Forse, mi ha agevolato giocare a centrocampo, in quello che era il suo ruolo. Correggeva anche i particolari. Ti chiede molto, ma riesce a tirarti fuori il massimo. Mancini? Gli devo l’esordio in Champions, contro il Psv Eindhoven, e poi il debutto in Coppa Italia sempre con l’Inter. A 18 anni ho vissuto cose più grandi di me. Mourinho? Preferiva i più esperti, pronti. Doveva vincere. Ma, sul piano gestionale, ci sapeva fare anche con i giovani. Mi rendeva partecipe. Non mi sono mai sentito accantonato".
A Bari c'è Cornacchini... "Siamo due tipi diretti, a volte fin troppo sinceri. Per questo andiamo d’accordo. Agli inizi il mister e il suo staff mi hanno fatto capire che stavo lavorando sotto ritmo, che potevo dare di più. Avevano ragione. Posso solo ringraziarli. La D? Se me lo avessero detto, non ci avrei mai creduto. Ma quando ho ricevuto l’opportunità del Bari, non ho avuto dubbi. Può sembrare retorica. Invece sono stato subito convinto che in biancorosso avrei potuto togliermi altre soddisfazioni. E Bari mi sta ripagando. E’ stato come ripartire verso una nuova carriera. Il punto di arrivo? La Serie B è l‘obiettivo più vicino e raggiungibile presto".
di Redazione TuttoBari
fonte tuttobari.com
Non ho l'età... Non ho l'età... 