Simone Simeri e Demiro Pozzebon sono le due punte centrali che i dirigenti della SSC Bari hanno messo a disposizione di mister Cornacchini. Chi dei due conquisterà la maglia da centravanti titolare? Nel test contro l’UC Bisceglie, nell’undici di partenza c’era Simeri, mentre nella ripresa ha giocato Pozzebon. Quest’ultimo è riuscito a scrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori. Ma naturalmente è troppo poco per valutazioni definitive. Conosciamoli meglio.
Stesso ruolo, caratteristiche diverse a cominciare dalla struttura fisica.
Pozzebon (a sinistra nella foto), che a guardarlo sembra il classico ariete, è in realtà un tipo di attaccante che non ama stazionare in area di rigore, ma che predilige attaccare gli spazi, muovendosi sul fronte offensivo.
Trent’anni da poco compiuti, dopo l’avventura in Serie C con la Triestina in cui ha collezionato 24 presenze e messo a segno 2 gol, l’attaccante romano sarebbe dovuto tornare a giocare nel Catania, squadra proprietaria del suo cartellino. Ma gli etnei hanno fatto altre scelte e per Pozzebon, cercato anche dall’Avellino, è arrivata la risoluzione contrattuale e il seguente matrimonio con il Bari. Un’occasione che l’attaccante romano non ha voluto lasciarsi sfuggire.
Demiro Pozzebon è certamente un profilo di esperienza per la compagine biancorossa. Conosce bene la Serie D, avendo vissuto la sua stagione migliore ad Olbia dove realizzò 22 reti in 31 presenze e che gli valse le attenzioni dell’Avellino in Serie B. In seguito la sua carriera è proseguita sui campi di Serie C dove si è messo in luce soprattutto con le maglie di Lucchese (28 presenze e 10 gol) e Messina (22 presenze e 8 gol nel solo girone di andata).
Se per Pozzebon la piazza di Bari può rappresentare un’importante occasione di rilancio, per Simone Simeri (a destra nella foto), 25 anni, la chance con i biancorossi arriva nel momento migliore della sua carriera. Dopo tanta gavetta e tanti gol messi a segno in Serie D, la punta napoletana è esplosa definitivamente con la maglia della Folgore Caratese con cui nel 2016/2017 è andato in gol 21 volte in 30 apparizioni tanto da essere acquisito dal Novara in Serie B. Nell’ultima stagione il club piemontese l’ha girato in prestito alla Juve Stabia, dove, nonostante non sia stato spesso schierato nel suo ruolo naturale, si è comunque distinto con 11 gol in 33 presenze.
Come ha raccontato lui stesso, Simeri si sente una prima punta a tutti gli effetti, tanto da ispirarsi a Mauro Icardi, vero mostro sacro nel suo ruolo.
Due profili, quelli di Pozzebon e Simeri, da cui mister Cornacchini dovrà cercare di tirar fuori il massimo, tenendo presente che spesso, se il 4-3-3 dovesse rimanere la strada maestra, uno dei due sarà costretto a partire dalla panchina. A meno che, con Brienza alle spalle, il tecnico non cambi modulo e non provi a farli coesistere.
STEFANIA DI MICHELE 9 SETTEMBRE 2018
ilgalletto.tv
Risolto il problema.
ESSERE BARESE È LA COSA PIÙ BELLA AL MONDO 
