[size=32]Arriva nel Bari voglioso di stupire, con già due stagioni alle spalle in serie D nonostante la giovanissima età. Alessio Aloisi, arrivato in prestito alla Fermana sarà uno degli under a disposizione di mister Cornacchini nella prossima stagione. E lui, figlio d'arte (il papà Antonio ha giocato in A con Ascoli, Torino e Cagliari) il girone F dei dilettanti in cui potrebbero finire i biancorossi lo conosce bene, avendoci giocato con la maglia del Monticelli nelle ultime annate.[/size]
[size=32]Ancora meglio conosce la categoria Nico Stallone, attuale allenatore del Real Giulianova e “mentore” del calciatore classe ’99, visto che è stato responsabile del settore giovanile dell’Ascoli (società in cui è cresciuto Aloisi) e allenatore del Monticelli nell’ultimo quinquennio. “L’ho portato in D a 17 anni – spiega Stallone -, Monticelli è la seconda squadra di Ascoli. Dopo qualche mese di rodaggio ha cominciato a giocare e si è messo subito in evidenza. Lo scorso anno si è confermato ed è stato richiesto da tutti. Alla fine l’ha spuntata la Fermana tra le diverse società professionistiche del territorio che l’avevano puntato”.[/size]
[size=32]Nelle Marche ha giocato da esterno in un centrocampo a quattro o a cinque, in protezione di una difesa a tre. Ha facilità di corsa e buona gamba ma Stallone non ha il minimo dubbio su quale sia l’arma migliore in dote ad Aloisi: “Ha un cross fantastico, da categorie superiori. I suoi traversoni forti e tagliati, con quella traiettoria maledetta che riesce a dare al pallone, potrebbero diventare una manna per gli attaccanti”. E il punto debole? “Deve migliorare nella fase difensiva - continua il tecnico -, nell’aspetto agonistico: è un percorso che completerà quest’anno a Bari, ne sono certo”.[/size]
[size=32]Dalla descrizione sembra che la società biancorossa abbia acquisito un terzino alla Joao Cancelo, esterno portoghese in forza alla Juventus: “Il paragone è calzante – ammette Stallone -, se vogliamo essere precisi lo equiparerei ai grandi terzini brasiliani. A me ricorda Marcelo, sa spingere e ha tecnica, sebbene giochi dall’altra parte del campo. Ha voglia di emergere, Bari sarà contenta di lui”.[/size]
[size=32]Il girone F, Cornacchini, Cacioli. L’allenatore del Giulianova sembra già essere pronto per le battaglie dell’anno prossimo: “Credo sia tra i gruppi più importanti e difficili della serie D. Spesso chi vince il campionato, riesce a far bella figura anche in serie C. Le abruzzesi Vastese, Francavilla, Pineto e Avezzano le marchigiane Recanatese e Matelica sono le più attrezzate del torneo. Se dovessero essere inserite anche Bari e Cerignola, il girone sarà ancor più interessante. L’anno scorso ho incontrato in Coppa la squadra foggiana, mi impressionò tantissimo. Per il Bari la serie D è una spiacevole sorpresa, spero che presto possa ritornare a competere in palcoscenici ben più importanti. Cornacchini è un tipo passionale: qui è considerato il numero uno per queste categorie. Dà un’impronta alla sua squadra e ha carattere da vendere. Cacioli possiede la grinta che serve in serie D, ha forte personalità e carisma. Poi, la sua carriera parla da sola: cinque promozioni non si ottengono per caso”.[/size]
[size=32]Ancora meglio conosce la categoria Nico Stallone, attuale allenatore del Real Giulianova e “mentore” del calciatore classe ’99, visto che è stato responsabile del settore giovanile dell’Ascoli (società in cui è cresciuto Aloisi) e allenatore del Monticelli nell’ultimo quinquennio. “L’ho portato in D a 17 anni – spiega Stallone -, Monticelli è la seconda squadra di Ascoli. Dopo qualche mese di rodaggio ha cominciato a giocare e si è messo subito in evidenza. Lo scorso anno si è confermato ed è stato richiesto da tutti. Alla fine l’ha spuntata la Fermana tra le diverse società professionistiche del territorio che l’avevano puntato”.[/size]
[size=32]Nelle Marche ha giocato da esterno in un centrocampo a quattro o a cinque, in protezione di una difesa a tre. Ha facilità di corsa e buona gamba ma Stallone non ha il minimo dubbio su quale sia l’arma migliore in dote ad Aloisi: “Ha un cross fantastico, da categorie superiori. I suoi traversoni forti e tagliati, con quella traiettoria maledetta che riesce a dare al pallone, potrebbero diventare una manna per gli attaccanti”. E il punto debole? “Deve migliorare nella fase difensiva - continua il tecnico -, nell’aspetto agonistico: è un percorso che completerà quest’anno a Bari, ne sono certo”.[/size]
[size=32]Dalla descrizione sembra che la società biancorossa abbia acquisito un terzino alla Joao Cancelo, esterno portoghese in forza alla Juventus: “Il paragone è calzante – ammette Stallone -, se vogliamo essere precisi lo equiparerei ai grandi terzini brasiliani. A me ricorda Marcelo, sa spingere e ha tecnica, sebbene giochi dall’altra parte del campo. Ha voglia di emergere, Bari sarà contenta di lui”.[/size]
[size=32]Il girone F, Cornacchini, Cacioli. L’allenatore del Giulianova sembra già essere pronto per le battaglie dell’anno prossimo: “Credo sia tra i gruppi più importanti e difficili della serie D. Spesso chi vince il campionato, riesce a far bella figura anche in serie C. Le abruzzesi Vastese, Francavilla, Pineto e Avezzano le marchigiane Recanatese e Matelica sono le più attrezzate del torneo. Se dovessero essere inserite anche Bari e Cerignola, il girone sarà ancor più interessante. L’anno scorso ho incontrato in Coppa la squadra foggiana, mi impressionò tantissimo. Per il Bari la serie D è una spiacevole sorpresa, spero che presto possa ritornare a competere in palcoscenici ben più importanti. Cornacchini è un tipo passionale: qui è considerato il numero uno per queste categorie. Dà un’impronta alla sua squadra e ha carattere da vendere. Cacioli possiede la grinta che serve in serie D, ha forte personalità e carisma. Poi, la sua carriera parla da sola: cinque promozioni non si ottengono per caso”.[/size]