L'ex Fortunato a Tuttobari: "Cissè giocatore anarchico, ha bisogno di spazio. Grosso..."
25.09.2017 20:00 di Gianmaria De Candia articolo letto 758 volte
Una prima da titolare da ricordare per Karamoko Cissè con la maglia del Bari. Il calciatore guineano, arrivato negli ultimi giorni di mercato dal Benevento, è stato protagonista di una prestazione autorevole ed esaltante contro la Ternana, rilanciando così la sua posizione nelle gerarchie offensive di Fabio Grosso.
Per comprendere meglio l'estro e le caratteristiche del classe '88, abbiamo contattato in esclusiva Daniele Fortunato. L'ex allenatore di Cissè ai tempi dell'Albinoleffe (tra il 2010 e il 2012) ha così inquadrato l'attaccante: "Quando ho allenato Cissè era molto giovane. Aveva già però caratteristiche importanti, tecnica e fisicità. Nel corso della sua carriera non ha trovato una grande facilità realizzativa ma i suoi gol li ha sempre fatti. E' un giocatore un po' anarchico. Ha bisogno di spazi e tempi giusti, anche in un 3-5-2 deve essere libero di muoversi. Secondo me non è facile collocarlo in una posizione, anche se può giocare in tanti modi. Non lo vedo come un uomo d'area ma è un giocatore, a livello di prestazioni, importante per la B".
Positivo è, inoltre, il riscontro di Fortunato sul lavoro effettuato da Grosso in queste prime partite: "Il Bari può essere protagonista. Grosso ha fatto molto bene alla Juventus anche se tra settore giovanile e una realtà come Bari, c'è tanta differenza. Non è facile, bisogna avere pazienza. Ma ho visto i galletti in azione, anche nelle sconfitte, sono una squadra che gioca. Secondo me può stare nei piani alti della classifica fino alla fine del campionato".
In passato (stagione 1991-1992 insieme a Amoruso, Boban, Loseto, Platt...) Fortunato ha anche militato tra le fila dei galletti. Nonostante l'annata sfortunata, culminata con la retrocessione in B, ha mantenuto un ottimo ricordo nei confronti della città: "Sono pugliese, cosa posso dire? Sono stato molto bene: è la mia regione. Valutare solo la prestazione sportiva non è facile. Avemmo poco a disposizione Boban. Alla terza giornata Joao Paulo si infortunò con la Sampdoria e non fu rimpiazzato. Giocatore troppo importante per noi, ci mancarono i suoi gol. Facemmo fatica in avanti nonostante la presenza di Platt".
25.09.2017 20:00 di Gianmaria De Candia articolo letto 758 volte
Una prima da titolare da ricordare per Karamoko Cissè con la maglia del Bari. Il calciatore guineano, arrivato negli ultimi giorni di mercato dal Benevento, è stato protagonista di una prestazione autorevole ed esaltante contro la Ternana, rilanciando così la sua posizione nelle gerarchie offensive di Fabio Grosso.
Per comprendere meglio l'estro e le caratteristiche del classe '88, abbiamo contattato in esclusiva Daniele Fortunato. L'ex allenatore di Cissè ai tempi dell'Albinoleffe (tra il 2010 e il 2012) ha così inquadrato l'attaccante: "Quando ho allenato Cissè era molto giovane. Aveva già però caratteristiche importanti, tecnica e fisicità. Nel corso della sua carriera non ha trovato una grande facilità realizzativa ma i suoi gol li ha sempre fatti. E' un giocatore un po' anarchico. Ha bisogno di spazi e tempi giusti, anche in un 3-5-2 deve essere libero di muoversi. Secondo me non è facile collocarlo in una posizione, anche se può giocare in tanti modi. Non lo vedo come un uomo d'area ma è un giocatore, a livello di prestazioni, importante per la B".
Positivo è, inoltre, il riscontro di Fortunato sul lavoro effettuato da Grosso in queste prime partite: "Il Bari può essere protagonista. Grosso ha fatto molto bene alla Juventus anche se tra settore giovanile e una realtà come Bari, c'è tanta differenza. Non è facile, bisogna avere pazienza. Ma ho visto i galletti in azione, anche nelle sconfitte, sono una squadra che gioca. Secondo me può stare nei piani alti della classifica fino alla fine del campionato".
In passato (stagione 1991-1992 insieme a Amoruso, Boban, Loseto, Platt...) Fortunato ha anche militato tra le fila dei galletti. Nonostante l'annata sfortunata, culminata con la retrocessione in B, ha mantenuto un ottimo ricordo nei confronti della città: "Sono pugliese, cosa posso dire? Sono stato molto bene: è la mia regione. Valutare solo la prestazione sportiva non è facile. Avemmo poco a disposizione Boban. Alla terza giornata Joao Paulo si infortunò con la Sampdoria e non fu rimpiazzato. Giocatore troppo importante per noi, ci mancarono i suoi gol. Facemmo fatica in avanti nonostante la presenza di Platt".