Una corsa ad ostacoli. Inevitabile alla luce degli obiettivi del Bari e di un panorama nazionale che sembra avere in questo momento almeno la stessa sete di panchine. Sogliano, ormai da due settimane impegnato alacremente sulla questione allenatore, non ha ancora portato a termine la sua impresa. Diversi i motivi dell'imbarazzo: il peso dei nomi, la loro situazione contrattuale, la grande concorrenza, i programmi che oggi il Bari può comprensibilmente offrire da realtà sempre piuttosto chiacchierata ma pur sempre di Serie B.
De Zerbi e Bucchi erano, nell'ordine, i primi nomi della lista. Un utilizzo non definitivo del passato ma che, col trascorrere delle ore, si sta facendo sempre più largo. Il primo, concorrenza del Las Palmas o no, sembra essersi sfilato. Il secondo, subentratogli nelle prime preferenze, sembra in procinto di accasarsi su una panchina in massima serie. E allora per Sogliano potrebbe aprirsi un nuovo casting, necessariamente riordinato sulla base di ciò che è effettivamente rimasto e può sul serio arrivare.
Alternative, da cui dovrebbe uscire il successore di Stefano Colantuono. Dovessero essere confermate le irraggiungibilità ai nomi di punta (in cui un ruolo in tutto rispetto potrebbe occuparlo anche Baroni, se non fosse per la possibile promozione in A col Benevento e l'eventuale permanenza in Campania anche in caso di B), l'ex dirigente di Varese e Verona dovrà dar fondo alla creatività per assicurare al Bari un allenatore in grado di accendere la piazza, anche sorprendentemente alla luce dello scetticismo che - probabilmente - accompagnerà di primo acchito l'annuncio del nome. Eccezion fatta per Oddo, infatti, non mancherebbero perplessità e riserve su qualsiasi altra possibilità, non foss'altro per il carattere forzato con cui verrebbe presa in considerazione.
L'altro casting vedrebbe appunto Oddo in una certa posizione fascinosa, seguito da conoscenze di Sogliano come Sannino, nomi esperti (Cosmi potenzialmente più di Iachini, descritto in questo momento scettico su qualunque programma di non primissima fascia), giovani come Longo, e addirittura veri e propri esordienti alla Grosso (inserito da più parti fra le principali soluzioni al vaglio). Ma non sono escluse sorprese. A Frosinone, ad esempio, ha appena divorziato Pasquale Marino: un allenatore di categoria che quest'anno ha sfiorato la promozione diretta prima della beffa play-off e che rappresenterebbe, classifica dell'ultimo campionato alla mano, il migliore fra i liberi. L'ultima idea in una città smaniosa di conoscere il suo nuovo timoniere. Insomma Sogliano ha nel suo taccuino 10 nomi di allenatori,un DS piu' pasticcione di cosi' non c'e,stiamo frecati wagnu' e non si decide ancora!!!!!
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