Prelevato lo scorso gennaio dal Monopoli, Mattia Montini è pronto per la nuova avventura con la maglia del Bari.
Ma che tipo di attaccante è Montini? Lo spiego lo stesso giocatore a La Gazzetta dello Sport: "Non sono una prima punta di peso ma un attaccante completo. Mi hanno sempre riconosciuto le qualità, ora ci sto mettendo la testa. In Lega Pro fanno gol soprattutto gli attaccanti più esperti. È un calcio molto fisico, conta la furbizia. Ecco, sono diventato più smaliziato, mi muovo meglio, non corro più a vuoto".
Idoli e riferimenti: anche Montini è cresciuto ammirando i grandi campioni del suo ruolo: "Cavani è l’attaccante più moderno e completo in circolazione. Mi piacerebbe giocare come lui" ammette Montini, che su Francesco Totti - conosciuto ai tempi della Roma - ha dichiarato: "È stato l’ultimo vero numero 10 del nostro calcio. Era molto riservato, quando capitava a contatto con noi ragazzi della Roma. Ho capito molto di più sul suo conto, quando mi sono allenato con la prima squadra. Totti era un esempio per tutti, il primo ad arrivare a Trigoria e l’ultimo ad andare via".
di Redazione TuttoBari
fonte tuttobari.com
Ma che tipo di attaccante è Montini? Lo spiego lo stesso giocatore a La Gazzetta dello Sport: "Non sono una prima punta di peso ma un attaccante completo. Mi hanno sempre riconosciuto le qualità, ora ci sto mettendo la testa. In Lega Pro fanno gol soprattutto gli attaccanti più esperti. È un calcio molto fisico, conta la furbizia. Ecco, sono diventato più smaliziato, mi muovo meglio, non corro più a vuoto".
Idoli e riferimenti: anche Montini è cresciuto ammirando i grandi campioni del suo ruolo: "Cavani è l’attaccante più moderno e completo in circolazione. Mi piacerebbe giocare come lui" ammette Montini, che su Francesco Totti - conosciuto ai tempi della Roma - ha dichiarato: "È stato l’ultimo vero numero 10 del nostro calcio. Era molto riservato, quando capitava a contatto con noi ragazzi della Roma. Ho capito molto di più sul suo conto, quando mi sono allenato con la prima squadra. Totti era un esempio per tutti, il primo ad arrivare a Trigoria e l’ultimo ad andare via".
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