Gli infortunati sono stati i protagonisti della stagione
condizionando il ruolino di marcia dei biancorossi
di Giovanni Mazzilli
BARI
Una rosa senza petali. Del
Bari di quest’anno rimane
soltanto uno stelo con tante
spine che simbolicamente
rappresentano una squadra
dove gli infortunati sono
stati gli assoluti protagonisti
di tutta la stagione. «Una catastrofe
» la definì Stefano Colantuono
parlando di Franco
Brienza (38) quando il primo
aprile scorso sul sintetico di
Vercelli, al tramonto del primo
tempo, rimediò una lesione
parziale del legamento
posteriore del ginocchio
sinistro che lo ha tenuto fuori
nel momento più delicato
della stagione. Tredici partite
senza il fantasista hanno pesato
non poco nell’economia
della classifica finale.
UN LUNGO ELENCO. Certo una
catastrofe che però a ben
guardare riguarda l’intero organico
del Bari. All’appello
degli infortunati manca soltanto
il dodici e cioè Alessandro
Micai. Poi il resto, numeri
quasi totalmente presenti
nell’elenco degli infortunati.
Una disdetta che ha colpito
indistintamente tutti. Dai più
giovani ai più “esperti”. Da chi
è rimasto a chi ha salutato tutti
durante il mercato di gennaio.
Coincidenze? A tecnici e
sanitari l’ardua sentenza. Alla
storia di questo campionato
resta il fatto che sin dalle prime
battute della preparazione
estiva con Stellone al timone
di comando ci sono stati
calciatori che hanno dovuto
dare forfait essenzialmente
per problemi muscolari.
DA MORAS A MORLEO. In principio
toccò a Moras (35) lamentare
problemi. Poi fu la
volta di Di Cesare (34). Per
Moras che s’infortunò a Perugia
alla seconda di campionato
si trattò di un interessamento
del retto femorale
destro da elongazione con
versamento perilesionale. In
sintesi una lesione muscolare
ed un mese di assenza. Complessivamente
per il capitano
una stagione tormentata
con guai muscolari rimediati
a più riprese e che gli sono
costati ben quattordici turni
passati tra infermeria e tribuna.
Problemi muscolari
hanno colpito anche Di Cesare
che prima di essere ceduto
a gennaio al Parma aveva
dovuto saltare tre partite. I
casi più eclatanti riguardano
però Ivan (22) e Monachello
(23). Per il promettente centrocampista
slovacco di proprietà
della Sampdoria soltanto
otto presenze (per lo
più spezzoni). Infortunatosi
(stiramento) durante il match
casalingo contro la Pro Vercelli,
non ha più messo piede
in campo. Sette mesi e
ventisette partite a chiedersi
che fine avesse fatto Ivan.
Emblematico anche il caso di
Gaetano Monachello. L’Under
21 aveva lamentato qualche
problema inguinale in
avvio di stagione. Si pensava
ad una pubalgia. Invece
a dargli problemi erano delle
ernie inguinali. Operato e
problema risolto. Ma la stagione,
per quanto riguarda
il Bari era andata a farsi benedire.
A gennaio il trasferimento
alla Ternana dove ha
giocato per dieci partite senza
però mai trovare la via del gol.
Lunga anche l’assenza per infortunio
di Martinho (29) che
ha dovuto saltare ben sedici
partite.
SPECIALE GENNAIO. Infermeria
piena per quasi tutti giunti a
gennaio. In vetta alla speciale
classifica Morleo (33) con
dieci partite saltate, Raicevic
(23) con nove, Cassani (33)
e Floro Flores (33) con sette,
Greco (30) con sei, Suagher
(24) con quattro. E come
contorno tante altre assenze
“minori” con un totale di
ben ventiquattro giocatori
che hanno dovuto far ricorso
a medici e fisioterapisti.
Un campionato in infermeria.
Concausa del deludente
finale.
Corriere dello Sport orgogliobarese
fonte amobari1908.altervista.org
condizionando il ruolino di marcia dei biancorossi
di Giovanni Mazzilli
BARI
Una rosa senza petali. Del
Bari di quest’anno rimane
soltanto uno stelo con tante
spine che simbolicamente
rappresentano una squadra
dove gli infortunati sono
stati gli assoluti protagonisti
di tutta la stagione. «Una catastrofe
» la definì Stefano Colantuono
parlando di Franco
Brienza (38) quando il primo
aprile scorso sul sintetico di
Vercelli, al tramonto del primo
tempo, rimediò una lesione
parziale del legamento
posteriore del ginocchio
sinistro che lo ha tenuto fuori
nel momento più delicato
della stagione. Tredici partite
senza il fantasista hanno pesato
non poco nell’economia
della classifica finale.
UN LUNGO ELENCO. Certo una
catastrofe che però a ben
guardare riguarda l’intero organico
del Bari. All’appello
degli infortunati manca soltanto
il dodici e cioè Alessandro
Micai. Poi il resto, numeri
quasi totalmente presenti
nell’elenco degli infortunati.
Una disdetta che ha colpito
indistintamente tutti. Dai più
giovani ai più “esperti”. Da chi
è rimasto a chi ha salutato tutti
durante il mercato di gennaio.
Coincidenze? A tecnici e
sanitari l’ardua sentenza. Alla
storia di questo campionato
resta il fatto che sin dalle prime
battute della preparazione
estiva con Stellone al timone
di comando ci sono stati
calciatori che hanno dovuto
dare forfait essenzialmente
per problemi muscolari.
DA MORAS A MORLEO. In principio
toccò a Moras (35) lamentare
problemi. Poi fu la
volta di Di Cesare (34). Per
Moras che s’infortunò a Perugia
alla seconda di campionato
si trattò di un interessamento
del retto femorale
destro da elongazione con
versamento perilesionale. In
sintesi una lesione muscolare
ed un mese di assenza. Complessivamente
per il capitano
una stagione tormentata
con guai muscolari rimediati
a più riprese e che gli sono
costati ben quattordici turni
passati tra infermeria e tribuna.
Problemi muscolari
hanno colpito anche Di Cesare
che prima di essere ceduto
a gennaio al Parma aveva
dovuto saltare tre partite. I
casi più eclatanti riguardano
però Ivan (22) e Monachello
(23). Per il promettente centrocampista
slovacco di proprietà
della Sampdoria soltanto
otto presenze (per lo
più spezzoni). Infortunatosi
(stiramento) durante il match
casalingo contro la Pro Vercelli,
non ha più messo piede
in campo. Sette mesi e
ventisette partite a chiedersi
che fine avesse fatto Ivan.
Emblematico anche il caso di
Gaetano Monachello. L’Under
21 aveva lamentato qualche
problema inguinale in
avvio di stagione. Si pensava
ad una pubalgia. Invece
a dargli problemi erano delle
ernie inguinali. Operato e
problema risolto. Ma la stagione,
per quanto riguarda
il Bari era andata a farsi benedire.
A gennaio il trasferimento
alla Ternana dove ha
giocato per dieci partite senza
però mai trovare la via del gol.
Lunga anche l’assenza per infortunio
di Martinho (29) che
ha dovuto saltare ben sedici
partite.
SPECIALE GENNAIO. Infermeria
piena per quasi tutti giunti a
gennaio. In vetta alla speciale
classifica Morleo (33) con
dieci partite saltate, Raicevic
(23) con nove, Cassani (33)
e Floro Flores (33) con sette,
Greco (30) con sei, Suagher
(24) con quattro. E come
contorno tante altre assenze
“minori” con un totale di
ben ventiquattro giocatori
che hanno dovuto far ricorso
a medici e fisioterapisti.
Un campionato in infermeria.
Concausa del deludente
finale.
Corriere dello Sport orgogliobarese
fonte amobari1908.altervista.org