[size=34]Il deterioramento dello stadio San Nicola non è solo l'effetto del naturale passare degli anni, ma è in buona parte dovuto anche alla costante incuria di chi avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione della struttura. Sin qui non c'è nulla che non sia già stato detto. La novità sta nel fatto che l'astronave sia stata e continui ad essere utilizzata da anni come discarica.[/size]
[size=34]A renderlo noto è un articolo del Corriere del Mezzogiorno. Al di sotto delle gradinate, nelle zone più buie e meno trafficate da ambulanze e mezzi privati degli addetti ai lavori, sono stati accumulati oggetti in disuso e materiali di scarto. Alcuni esempi? Dai frigoriferi si arriva a vecchi computer, passando per insegne, sediolini, pannelli utilizzati per le conferenze stampa, scatoloni, banconi, lastre di ferro, televisori, carrelli usati per la sistemazione del manto, bidoni di solvente risalenti ai tempi di Italia '90 e addirittura anche una struttura in vetro, acciaio e policarbonato che con tutta probabilità è la stessa che era collocata in Corso Cavour per proteggere i venditori ambulanti dal maltempo. E in questa marea di inciviltà, spuntano anche dei panni stesi ad asciugare nei pressi di un gabbiotto della polizia municipale: stranezze dell'astronave.[/size]
[size=34]Mentre il San Nicola cade a pezzi ed evidentemente, ne raccoglie anche di non suoi,le beghe tra Bari calcio e Comune che complicano la ricerca di una soluzione, continuano. La convenzione per l'utilizzo dell'impianto da parte della società di Cosmo Giancaspro scadrà nel 2017. A fine settembre è scaduto anche l'ultimatum del Comune che richiedeva alla FC Bari 1908 la firma della nuova convenzione e affermava che qualora questo non fosse avvenuto si sarebbe dato corso “alla procedura di revoca dell’affidamento” alla quale sarebbe seguito“l’obbligo di retrocessione dall’immobile detenuto da codesta società senza alcun titolo”. Dal fronte, tuttavia, tutto tace.[/size]
[size=34]A renderlo noto è un articolo del Corriere del Mezzogiorno. Al di sotto delle gradinate, nelle zone più buie e meno trafficate da ambulanze e mezzi privati degli addetti ai lavori, sono stati accumulati oggetti in disuso e materiali di scarto. Alcuni esempi? Dai frigoriferi si arriva a vecchi computer, passando per insegne, sediolini, pannelli utilizzati per le conferenze stampa, scatoloni, banconi, lastre di ferro, televisori, carrelli usati per la sistemazione del manto, bidoni di solvente risalenti ai tempi di Italia '90 e addirittura anche una struttura in vetro, acciaio e policarbonato che con tutta probabilità è la stessa che era collocata in Corso Cavour per proteggere i venditori ambulanti dal maltempo. E in questa marea di inciviltà, spuntano anche dei panni stesi ad asciugare nei pressi di un gabbiotto della polizia municipale: stranezze dell'astronave.[/size]
[size=34]Mentre il San Nicola cade a pezzi ed evidentemente, ne raccoglie anche di non suoi,le beghe tra Bari calcio e Comune che complicano la ricerca di una soluzione, continuano. La convenzione per l'utilizzo dell'impianto da parte della società di Cosmo Giancaspro scadrà nel 2017. A fine settembre è scaduto anche l'ultimatum del Comune che richiedeva alla FC Bari 1908 la firma della nuova convenzione e affermava che qualora questo non fosse avvenuto si sarebbe dato corso “alla procedura di revoca dell’affidamento” alla quale sarebbe seguito“l’obbligo di retrocessione dall’immobile detenuto da codesta società senza alcun titolo”. Dal fronte, tuttavia, tutto tace.[/size]