Esordì con i canarini nel campionato 1951/52 e concluse la sua carriera sempre nella nostra città come direttore tecnico del 2005/2006. Giocò anche nel Bari in serie A e nella Lazio, poi fu allenatore di Como, Vicenza e altre formazioni di serie B e C.
22 aprile 2016
MODENA. Lutto nel mondo del calcio modenese per la scomparsa di Gianni Seghedoni, 88 anni, grande atleta che aveva militato sotto le insegne dei Canarini sia al debutto della sua lunga carriera che come dirigente. Una grave perdita per i tifosi che avevano conservato nel cuore le esuberanze di quel calciatore così pronto a impegnarsi nel Modena.
Nel 2012 ultimo riconoscimento in pubblico quando, in occasione del secolo di vita della società, aveva partecipato ai festeggiamenti. E dire che l'esordio, nel campionato 1951/52 e non si era fermato quando lo avevano chiamato squadre maggiori in serie A come il Bari, dove disputò 95 partite con due gol, e la Lazio.
Nella sua leggenda agonistica non manca neppure l'aneddoto rimasto negli annali. Per una vita racconto ai tifosi, agli amici e ai calciatori più giovani, di un gol annullato con la Lazio all'Olimpico, in un match contro il Napoli. La rete degli avversari era bucata e l'arbitro non credette alla sua buona fede vedendo la sfera fuori porta. Risultato: in quel campionato il Napoli fu promosso in serie A con un punto di vantaggio sui biancocelesti.
Molto lunga anche la sua carriera di allenatore: a Catanzaro ad esempio guidò la squadra in serie A nel 1971 e in sempre in serie A guidò Vicenza e
Como, per non citare le altre formazioni di B e C condotte a buoni risultati. Chiuse con i neroverdi, in panchina a Sassuolo nel 94/95 e poi fu impegnato come osservatore nel Parma prima di affiancare, come direttore tecnico, il manager dei gialloblù, Luca Baraldi, nel 2006.
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