[size=40]Il San Nicola?
“Al servizio del Sud”[/size]
[size=35]“Non posso impedire
alla società di creare
un’altra struttura”
spiega Decaro.
“In quel caso lo stadio
sarebbe riservato
a concerti ed eventi
di grande richiamo”[/size]
[size=35]Poche parole
sui ritardi per
la convenzione
pluriennale: “Abbiamo
corretto la bozza
secondo le
indicazioni, adesso
la palla è nelle
mani della società”[/size]
[size=35]ALESSANDRA COLUCCI
a.colucci@epolisbari.com[/size]
[size=35]Non è preoccupato da un eventuale
cambio di direzione dell’Fc Bari 1908
in merito alla convenzione pluriennale
per la gestione dello stadio San Nicola, ma si
sta preparando. Il sindaco Antonio Decaro
chiosa serenamente: “Stiamo diventando una
città importante, se la società volesse costruire
un terzo stadio, ci adegueremo per il futuro
del San Nicola”. Eppure, i dubbi sul futuro
dell’Astronave disegnata da Renzo Piano ed
inaugurata il 3 giugno del 1990 restano.[/size]
[size=35]L’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli
ha annunciato che la convenzione approderà
in Consiglio entro maggio. Una volta
approvata che cosa succederà?
“Noi abbiamo presentato alla società di
calcio più volte la bozza della convenzione e
loro hanno cambiato più volte la posizione,
anche perché è cambiata due volte la compagnie
sociale. All’inizio volevano il maggior
tempo possibile e noi abbiamo valutato con gli
uffici quale potesse essere, ci hanno chiesto di
inserire alcune attività all’interno dell’affidamento
dello stadio, il che vuol dire gestire altre
attività all’interno dello stadio e noi, a seconda
delle esigenze dell’azienda Bari ci siamo messi
a disposizione. Il nostro interesse è affidare lo
stadio alla squadra di calcio, ovviamente rispettando
le norme. Ci sono cose che si possono
fare con una concessione e cose che si
possono fare con una regolare gara alla quale
può partecipare anche una squadra di
calcio”.[/size]
[size=35]Poi cos’è accaduto?
“Ci hanno chiesto di stringere i tempi e di non
farla molto lunga e noi abbiamo detto che andava
bene. Ora è cambiata nuovamente la
compagine sociale, noi stiamo procedendo
sull’ultima bozza, dopo di che il fatto positivo
per questa città è che per la prima volta, dopo
molti anni, la società si è caricata i costi di manutenzione
ordinaria e quelli di manutenzione
straordinaria, mentre i primi spettano alla
squadra di calcio e non erano mai stati fatti
negli ultimi anni, quelli di manutenzione
straordinaria dovrebbero toccare a noi,
amministrazione, e quindi dovremmo
caricarli sulla collettività,
sulle tasse dei cittadini.
Questo non è accaduto
perché da due
anni la manutenzione
ordinaria e quella
straordinaria sono
totalmente a carico
della squadra di
calcio”.
Il presidente della commissione Trasparenza,
Irma Melini, leggendo la convenzione
riferita al 2014- 2015, cioè la prima, ha scoperto
che qualora non si dovesse andare alla convenzione pluriennale,
il Comune risarcirà i soldi spesi per la manutenzione
alla società, cioè quei soldi comunque
ricadranno sulle spalle dei cittadini…
“I costi di manutenzione straordinaria, fino
ad un determinato importo”.[/size]
[size=35]Cinquecentomila euro…
“Non tutti. Solo per la convenzione del primo
anno, non nella seconda (2015-2016, ndr)
perché la seconda convenzione scarica completamente
sulla società i costi della manutenzione”.[/size]
[size=35]Può chiarirlo ai cittadini?
“Nello specifico, se l’Amministrazione comunale,
dopo aver firmato il primo accordo,
avesse deciso di non dare più la concessione
alla squadra, giustamente l’azienda squadra di
calcio avrebbe detto di aver sostenuto costi da
ammortizzare in qualche anno, se non
ci fosse stata un’altra convenzione
sarebbe stato un problema
per la società, dunque era giusto mettere
quella clausola.Siccome poi, al passaggio
tra il primo e il secondo accordo,
sono loro che non hanno voluto firmare
la concessione pluriennale
per avere il tempo di valutare
costi, collaudi, un piano
economico, a quel punto
abbiamo modificato il primo
accordo, la prima concessione,
ed ora i costi sono completamente a
carico del Bari. Ricorderete tutti che nel 2014
non funzionavano i bagni, mancava l’agibilità,
non funzionavano il tabellone e la caldaia, c’erano
un sacco di problemi. Abbiamo dovuto
fare noi alcuni lavoretti, quelli legati alla verifica
statica, il resto delle attività sono state a
carico della squadra. Oggi credo che la situazione
sia più tranquilla, tra qualche giorno
avremo il nuovo socio che dà solidità economica
alla società e al presidente Paparesta e
quindi potremo fare un altro ragionamento”.[/size]
[size=35]E se loro decidono per uno stadio privato?
“Se loro vogliono fare come è accaduto in
altre città d’Italia sono liberi di farlo. Di certo
non li posso obbligare”.[/size]
[size=35]Che fine farebbe il progetto di revisione
firmato da Renzo Piano?
“Noi abbiamo dato la disponibilità a fare modifiche
sulla base del progetto di Piano, appunto.
Quel progetto è stato approvato in Consiglio
comunale. E’ un progetto che rende lo
stadio più europeo, se poi loro vogliono costruire
un altro stadio non ci opporremo”.[/size]
[size=35]Riconoscerà che tre stadi sono tanti e
che, soprattutto, il San Nicola diventerebbe
paradossalmente un peso per la
città…
“Ci abbiamo già pensato e ci sono soluzioni
che stiamo valutando”.[/size]
[size=35]Quali?
“E’ chiaro che la città si dovrà porre il tema ed
è chiaro che la cosa mi preoccupa, ma potremmo
valorizzare l’impianto in un’altra maniera.
Potrebbe diventare uno stadio per fare
tanti concerti, più di quanti non se ne facciano
attualmente per non rovinare il prato. Penso
all’evento dei due concerti di Vasco Rossi dello
scorso anno. Se non dovesse essere più lo
stadio del calcio, il San Nicola diventerebbe il
grande contenitore per eventi di richiamo nel
Mezzogiorno. Si porrebbe un problema, ma
non posso obbligare nessuno. Se vogliono
questo, ci devono rispondere. Abbiamo mandato
la bozza modificata, sulla base di quello
che i loro avvocati ci hanno chiesto, adesso la
palla è nelle loro mani”.[/size]
[size=35]Epolis Bari[/size]
“Al servizio del Sud”[/size]
[size=35]“Non posso impedire
alla società di creare
un’altra struttura”
spiega Decaro.
“In quel caso lo stadio
sarebbe riservato
a concerti ed eventi
di grande richiamo”[/size]
[size=35]Poche parole
sui ritardi per
la convenzione
pluriennale: “Abbiamo
corretto la bozza
secondo le
indicazioni, adesso
la palla è nelle
mani della società”[/size]
[size=35]ALESSANDRA COLUCCI
a.colucci@epolisbari.com[/size]
[size=35]Non è preoccupato da un eventuale
cambio di direzione dell’Fc Bari 1908
in merito alla convenzione pluriennale
per la gestione dello stadio San Nicola, ma si
sta preparando. Il sindaco Antonio Decaro
chiosa serenamente: “Stiamo diventando una
città importante, se la società volesse costruire
un terzo stadio, ci adegueremo per il futuro
del San Nicola”. Eppure, i dubbi sul futuro
dell’Astronave disegnata da Renzo Piano ed
inaugurata il 3 giugno del 1990 restano.[/size]
[size=35]L’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli
ha annunciato che la convenzione approderà
in Consiglio entro maggio. Una volta
approvata che cosa succederà?
“Noi abbiamo presentato alla società di
calcio più volte la bozza della convenzione e
loro hanno cambiato più volte la posizione,
anche perché è cambiata due volte la compagnie
sociale. All’inizio volevano il maggior
tempo possibile e noi abbiamo valutato con gli
uffici quale potesse essere, ci hanno chiesto di
inserire alcune attività all’interno dell’affidamento
dello stadio, il che vuol dire gestire altre
attività all’interno dello stadio e noi, a seconda
delle esigenze dell’azienda Bari ci siamo messi
a disposizione. Il nostro interesse è affidare lo
stadio alla squadra di calcio, ovviamente rispettando
le norme. Ci sono cose che si possono
fare con una concessione e cose che si
possono fare con una regolare gara alla quale
può partecipare anche una squadra di
calcio”.[/size]
[size=35]Poi cos’è accaduto?
“Ci hanno chiesto di stringere i tempi e di non
farla molto lunga e noi abbiamo detto che andava
bene. Ora è cambiata nuovamente la
compagine sociale, noi stiamo procedendo
sull’ultima bozza, dopo di che il fatto positivo
per questa città è che per la prima volta, dopo
molti anni, la società si è caricata i costi di manutenzione
ordinaria e quelli di manutenzione
straordinaria, mentre i primi spettano alla
squadra di calcio e non erano mai stati fatti
negli ultimi anni, quelli di manutenzione
straordinaria dovrebbero toccare a noi,
amministrazione, e quindi dovremmo
caricarli sulla collettività,
sulle tasse dei cittadini.
Questo non è accaduto
perché da due
anni la manutenzione
ordinaria e quella
straordinaria sono
totalmente a carico
della squadra di
calcio”.
Il presidente della commissione Trasparenza,
Irma Melini, leggendo la convenzione
riferita al 2014- 2015, cioè la prima, ha scoperto
che qualora non si dovesse andare alla convenzione pluriennale,
il Comune risarcirà i soldi spesi per la manutenzione
alla società, cioè quei soldi comunque
ricadranno sulle spalle dei cittadini…
“I costi di manutenzione straordinaria, fino
ad un determinato importo”.[/size]
[size=35]Cinquecentomila euro…
“Non tutti. Solo per la convenzione del primo
anno, non nella seconda (2015-2016, ndr)
perché la seconda convenzione scarica completamente
sulla società i costi della manutenzione”.[/size]
[size=35]Può chiarirlo ai cittadini?
“Nello specifico, se l’Amministrazione comunale,
dopo aver firmato il primo accordo,
avesse deciso di non dare più la concessione
alla squadra, giustamente l’azienda squadra di
calcio avrebbe detto di aver sostenuto costi da
ammortizzare in qualche anno, se non
ci fosse stata un’altra convenzione
sarebbe stato un problema
per la società, dunque era giusto mettere
quella clausola.Siccome poi, al passaggio
tra il primo e il secondo accordo,
sono loro che non hanno voluto firmare
la concessione pluriennale
per avere il tempo di valutare
costi, collaudi, un piano
economico, a quel punto
abbiamo modificato il primo
accordo, la prima concessione,
ed ora i costi sono completamente a
carico del Bari. Ricorderete tutti che nel 2014
non funzionavano i bagni, mancava l’agibilità,
non funzionavano il tabellone e la caldaia, c’erano
un sacco di problemi. Abbiamo dovuto
fare noi alcuni lavoretti, quelli legati alla verifica
statica, il resto delle attività sono state a
carico della squadra. Oggi credo che la situazione
sia più tranquilla, tra qualche giorno
avremo il nuovo socio che dà solidità economica
alla società e al presidente Paparesta e
quindi potremo fare un altro ragionamento”.[/size]
[size=35]E se loro decidono per uno stadio privato?
“Se loro vogliono fare come è accaduto in
altre città d’Italia sono liberi di farlo. Di certo
non li posso obbligare”.[/size]
[size=35]Che fine farebbe il progetto di revisione
firmato da Renzo Piano?
“Noi abbiamo dato la disponibilità a fare modifiche
sulla base del progetto di Piano, appunto.
Quel progetto è stato approvato in Consiglio
comunale. E’ un progetto che rende lo
stadio più europeo, se poi loro vogliono costruire
un altro stadio non ci opporremo”.[/size]
[size=35]Riconoscerà che tre stadi sono tanti e
che, soprattutto, il San Nicola diventerebbe
paradossalmente un peso per la
città…
“Ci abbiamo già pensato e ci sono soluzioni
che stiamo valutando”.[/size]
[size=35]Quali?
“E’ chiaro che la città si dovrà porre il tema ed
è chiaro che la cosa mi preoccupa, ma potremmo
valorizzare l’impianto in un’altra maniera.
Potrebbe diventare uno stadio per fare
tanti concerti, più di quanti non se ne facciano
attualmente per non rovinare il prato. Penso
all’evento dei due concerti di Vasco Rossi dello
scorso anno. Se non dovesse essere più lo
stadio del calcio, il San Nicola diventerebbe il
grande contenitore per eventi di richiamo nel
Mezzogiorno. Si porrebbe un problema, ma
non posso obbligare nessuno. Se vogliono
questo, ci devono rispondere. Abbiamo mandato
la bozza modificata, sulla base di quello
che i loro avvocati ci hanno chiesto, adesso la
palla è nelle loro mani”.[/size]
[size=35]Epolis Bari[/size]