La svolta di Rada: quest'anno sempre al top. Contini ora trema...
Sembra passata una vita da quando il suo nome finì pronti-via sulla lista dei cattivi a Perugia nel giorno del suo esordio ufficiale in maglia biancorossa. Lì, le quotazioni di Ionut Rada, centralone made in Zamfir con un gol alla Roma in Champions nel curriculum, sembrarono calare bruscamente. Era il 24 gennaio, e facili accuse di inidoneità al campionato italiano, oltre a quelle di presunte movenze macchinose, pullularono nel momento di non svolta del Bari. Non contribuirono nemmeno le scelte seguenti a levargli l'etichetta di dosso: diRada si persero le tracce proprio in quel girone di ritorno in cui lui, assieme ad altri, avrebbe dovuto costituire la nuovaossatura per il rilancio.
Rimasto a Bari - passando indenne un'estate in cui anche il suo nome, inevitabilmente, era finito oggetto di riflessioni e discussioni - il rumeno ha semplicemente aspettato il suo turno. Lo ha fatto senza alcun tipo di polemica, e si è ritagliato i primi consensi già nel secondo tempo della gara con lo Spezia, in cui anche la sua esperienza, contribuì apartorire il sorprendente e gagliardo successo che ha aperto le danze del campionato. Da quel momento, prima di Vercelli, cinque panchine, una nuova chiamata a gara in corso, e 180 minuti da titolare (praticamente impeccabili) nel momento delle squalifiche ai suoi compagni titolari. Sì, perché fino al blitz piemontese sia Di Cesare che Continiavevano mantenuto un diritto di prelazione nelle scelte iniziali di mister Nicola.
Rada solo all'occorrenza, Rada solo quando qualcuno avanti a sé si tirava fuori dalla contesa. Difficile, in fondo, superare nelle gerarchie uno degli acquisti più azzeccati dell'ultima sessione e il suo carismatico dirimpettaio, promosso con la fascia. Per questo a Vercelli il dato inedito, e forse la svolta, è stata una chiamata arrivata per la prima volta in regime di abbondanza. Complice il turno infrasettimanale, certo, ma complice pure una presenza ormai visibile in uno spogliatoio che anche di Rada ha avuto bisogno nel momento dell'appannamento.
IL FUTURO - Rada in crescita, dunque. Contini un po' meno e criticato da più parti. Non si può dire certo che il campionato dell'ex Napoli sia stato finora all'altezza di quello della passata stagione. C'è chi chiede da tempo scossoni, la panchina di Vercelli ha rappresentato una risposta in tal senso. Rada, decisivo con il suo fisico anche in zona offensiva (non male pure il potente mancino sfoderabile all'occorrenza sui calci piazzati...) può ambire oggi a trovare una maglia da titolare con continuità. Che al Piola si sia materializzato non solo il ritorno al successo ma anche un clamoroso sorpasso? Rada, in cuor suo, ci spera da un pezzo.
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Rimasto a Bari - passando indenne un'estate in cui anche il suo nome, inevitabilmente, era finito oggetto di riflessioni e discussioni - il rumeno ha semplicemente aspettato il suo turno. Lo ha fatto senza alcun tipo di polemica, e si è ritagliato i primi consensi già nel secondo tempo della gara con lo Spezia, in cui anche la sua esperienza, contribuì apartorire il sorprendente e gagliardo successo che ha aperto le danze del campionato. Da quel momento, prima di Vercelli, cinque panchine, una nuova chiamata a gara in corso, e 180 minuti da titolare (praticamente impeccabili) nel momento delle squalifiche ai suoi compagni titolari. Sì, perché fino al blitz piemontese sia Di Cesare che Continiavevano mantenuto un diritto di prelazione nelle scelte iniziali di mister Nicola.
Rada solo all'occorrenza, Rada solo quando qualcuno avanti a sé si tirava fuori dalla contesa. Difficile, in fondo, superare nelle gerarchie uno degli acquisti più azzeccati dell'ultima sessione e il suo carismatico dirimpettaio, promosso con la fascia. Per questo a Vercelli il dato inedito, e forse la svolta, è stata una chiamata arrivata per la prima volta in regime di abbondanza. Complice il turno infrasettimanale, certo, ma complice pure una presenza ormai visibile in uno spogliatoio che anche di Rada ha avuto bisogno nel momento dell'appannamento.
IL FUTURO - Rada in crescita, dunque. Contini un po' meno e criticato da più parti. Non si può dire certo che il campionato dell'ex Napoli sia stato finora all'altezza di quello della passata stagione. C'è chi chiede da tempo scossoni, la panchina di Vercelli ha rappresentato una risposta in tal senso. Rada, decisivo con il suo fisico anche in zona offensiva (non male pure il potente mancino sfoderabile all'occorrenza sui calci piazzati...) può ambire oggi a trovare una maglia da titolare con continuità. Che al Piola si sia materializzato non solo il ritorno al successo ma anche un clamoroso sorpasso? Rada, in cuor suo, ci spera da un pezzo.
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