Non è un mistero che Igor Protti sia uno degli ex calciatori più amati dai supporters biancorossi visto il grande attaccamento alla maglia mostrato nelle quattro stagioni in cui ha militato nel capoluogo pugliese, condizionate da ben 112 presenze coi galletti e ben 46 reti siglate. La redazione di TB.com ha contattato in esclusiva l'ex bomber dei galletti che ha spaziato su diversi argomenti: dalla mentalità della squadra a Davide Nicola, passando per la sfida contro la Virtus Entella.
A proposito dell'avvio di campionato della formazione barese, Protti ha dichiarato:"È normale che il calcio sia sofferenza in alcuni casi. In B non solo il Bari alterna momenti positivi a quelli negativi. Io vivo vicino Livorno e ad anche qui la situazione è cambiata dopo le prime 4 vittorie. Ora l’importante è mantenere l’equilibrio. I tifosi hanno passione e vivono di eccessi. Il compito dei giocatori sta nel non farsi condizionare da altri fattori. La squadra è forte, ha dei valori importanti. Può fare un grande campionato".
La rosa biancorossa è composta diversi elementi che hanno superato la soglia dei trent'anni, ma l'ex attaccante non è affatto preoccupato: "Oggi la carriera dei calciatori si è allungata notevolmente. Personalmente a 37 anni a Livorno ho giocato un campionato da 46 partite. Non ne ho saltate neanche una ed ho fatto 24 reti. Se ci si allena bene, gli anni non sono affatto un problema".
Dopo la sconfitta di Terni, Davide Nicola è stato messo in discussione da gran parte della tifoseria barese. A tal riguardo, ha affermato: "Non condivido quando si mette continuamente l’allenatore sul banco degli imputati e mi dispiace che questo stia avvenendo ripetutamente con Davide Nicola. Tutti sanno quanto amo Bari e la sua tifoseria e rispetto ogni tipo di pensiero. Sono diversi anni che quando qualcosa non funziona, il responsabile è l’allenatore. L’allenatore è parte importante di una società ma ci sono altri fattori che non dipendono solo dal mister e ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Dall’esterno è chiaro che si può avere la sensazione che le cose potrebbero andare meglio ma non credo sia giusto addossare sempre le responsabilità all'allenatore".
In quest'avvio di torneo cadetto, il Bari ha avuto un rendimento scostante quando è stato chiamato a giocare in trasferta: "Credo che possa essere un problema mentale. Si pensa che l’ambiente ed il contesto possa incidere. È vero che in casa il pubblico ti dà una grossa mano ma quando si gioca in trasferta, si deve pensare che i tifosi non possono incidere, non possono scendere in campo. Il campo è sempre lo stesso e si gioca sempre undici contro undici. La creazione di questa mentalità può portare all’assottigliamento delle differenze che ci possono essere tra partite in casa e quelle in trasferta. In casa il pubblico può rappresentare l’arma in più ma quando vai in trasferta occorre pensare l’esatto contrario".
Adesso il Bari è chiamato a riscattare l'opaca prestazione di Terni nella gara interna contro la Virtus Entella: "Ci sono momenti in cui non conta l’avversario, serve solo vincere. Questa è una gara che il Bari deve vincere. È vero che l’Entella viene da momento positivo ma il Bari è superiore. Giocare in casa rappresenta un vantaggio per il Bari. Ci sono tutte le condizioni affinché i biancorossi possano portare a casa i tre punti".
Nella compagine ligure è presente Ciccio Caputo che negli scorsi anni ha segnato diverse reti ma che negli ultimi tempi è stato sonoramente contestato da buona parte dei tifosi del Bari. Sull'attaccante nativo di Altamura, Protti ha espresso la sua opinione: "A differenza mia, Caputo non sempre è stato apprezzato dalla piazza. Per lui sarà una partita diversa, non sarà sicuramente una partita come tutte le altre.. A me piacerebbe venisse accolto in maniera positiva, ha fatto tanti gol col Bari. Ognuno poi esterna le proprie emozioni come crede".
fonte tb.com
A proposito dell'avvio di campionato della formazione barese, Protti ha dichiarato:"È normale che il calcio sia sofferenza in alcuni casi. In B non solo il Bari alterna momenti positivi a quelli negativi. Io vivo vicino Livorno e ad anche qui la situazione è cambiata dopo le prime 4 vittorie. Ora l’importante è mantenere l’equilibrio. I tifosi hanno passione e vivono di eccessi. Il compito dei giocatori sta nel non farsi condizionare da altri fattori. La squadra è forte, ha dei valori importanti. Può fare un grande campionato".
La rosa biancorossa è composta diversi elementi che hanno superato la soglia dei trent'anni, ma l'ex attaccante non è affatto preoccupato: "Oggi la carriera dei calciatori si è allungata notevolmente. Personalmente a 37 anni a Livorno ho giocato un campionato da 46 partite. Non ne ho saltate neanche una ed ho fatto 24 reti. Se ci si allena bene, gli anni non sono affatto un problema".
Dopo la sconfitta di Terni, Davide Nicola è stato messo in discussione da gran parte della tifoseria barese. A tal riguardo, ha affermato: "Non condivido quando si mette continuamente l’allenatore sul banco degli imputati e mi dispiace che questo stia avvenendo ripetutamente con Davide Nicola. Tutti sanno quanto amo Bari e la sua tifoseria e rispetto ogni tipo di pensiero. Sono diversi anni che quando qualcosa non funziona, il responsabile è l’allenatore. L’allenatore è parte importante di una società ma ci sono altri fattori che non dipendono solo dal mister e ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Dall’esterno è chiaro che si può avere la sensazione che le cose potrebbero andare meglio ma non credo sia giusto addossare sempre le responsabilità all'allenatore".
In quest'avvio di torneo cadetto, il Bari ha avuto un rendimento scostante quando è stato chiamato a giocare in trasferta: "Credo che possa essere un problema mentale. Si pensa che l’ambiente ed il contesto possa incidere. È vero che in casa il pubblico ti dà una grossa mano ma quando si gioca in trasferta, si deve pensare che i tifosi non possono incidere, non possono scendere in campo. Il campo è sempre lo stesso e si gioca sempre undici contro undici. La creazione di questa mentalità può portare all’assottigliamento delle differenze che ci possono essere tra partite in casa e quelle in trasferta. In casa il pubblico può rappresentare l’arma in più ma quando vai in trasferta occorre pensare l’esatto contrario".
Adesso il Bari è chiamato a riscattare l'opaca prestazione di Terni nella gara interna contro la Virtus Entella: "Ci sono momenti in cui non conta l’avversario, serve solo vincere. Questa è una gara che il Bari deve vincere. È vero che l’Entella viene da momento positivo ma il Bari è superiore. Giocare in casa rappresenta un vantaggio per il Bari. Ci sono tutte le condizioni affinché i biancorossi possano portare a casa i tre punti".
Nella compagine ligure è presente Ciccio Caputo che negli scorsi anni ha segnato diverse reti ma che negli ultimi tempi è stato sonoramente contestato da buona parte dei tifosi del Bari. Sull'attaccante nativo di Altamura, Protti ha espresso la sua opinione: "A differenza mia, Caputo non sempre è stato apprezzato dalla piazza. Per lui sarà una partita diversa, non sarà sicuramente una partita come tutte le altre.. A me piacerebbe venisse accolto in maniera positiva, ha fatto tanti gol col Bari. Ognuno poi esterna le proprie emozioni come crede".
fonte tb.com
